centro assistenza BlogItalia - La directory italiana dei blog Aggregatore notizie RSS Blog Directory La Directory sei siti Esoterici: Tarocchi gratis, Astrologia, Cartomanzia, Magia Operativa, Forum. Hotel, Ristoranti, Eventi Roma inserzioni gratuite Glamorous Susan ~ L'energia e la forza immensa delle donne!

mercoledì 30 maggio 2012

Rituale per un desiderio da realizzare



Tutti noi abbiamo un sogno nel cassetto, un’ aspirazione di vita alla quale non sappiamo proprio rinunciare, una fantasia che alberga segretamente nel nostro cuore e non ci abbandona mai. Di seguito troverete un rito specifico proprio per rendere realtà quella fantasia e vederla realizzata e presente nel quotidiano.

Naturalmente ogni tipo di magia necessita della vostra forza di volontà per funzionare e quindi qualsiasi rito o incantesimo va affrontato con estrema concentrazione ed un forte desiderio di vederlo realizzato: senza la forza dell’intenzione non riuscirete ad ottenere nulla!

Cosa serve: Una candela bianca

Un fiore bianco che vi piace (qualsiasi)

1 foglietto bianco di qualsiasi dimensione ( meglio piccolo)

Incenso in grani, mirra ( erboristeria) inchiostro ( rosso se la richiesta è d’amore)

Un piattino per bruciare il foglietto col desiderio ( carta normale)

Olio di oliva con qualche goccia di olio essenziale alla violetta (rosa se è per amore).

Procedimento: Vestitevi di bianco ( quando si lavora con l’energia è sempre opportuno vestirsi di bianco, colore neutro), accendete i grani d’incenso con un fiammifero di legno e purificate la candela per qualche minuto passandola sul fumo dell’incenso recitando:
Io ti purifico in nome di tutta l’energia dell’universo
Ungete la candela consacrata con l’olio e, tenendola in mano recitate
Io ti consacro per la mia richiesta … (recitare la richiesta)…
Prendete il fogliettino e scriveteci sopra il vostro desiderio con inchiostro naturale ( ovvero fatto schiacciando bacche rosse tipo more, lamponi ecc se è d’amore).

Piegatelo in 4 e poi ponetelo sotto la candela ( sotto il piattino). Accendete la candela e concentratevi su quello che state facendo e su ciò che volete ottenere. Quando vi sentite carichi di energia ( il tempo è soggettivo), togliete il foglietto da sotto il piattino.

Leggete (alta o bassa voce è indifferente) il desiderio che avete scritto e poi ripiegate di nuovo il foglietto bruciandolo sulla fiamma della candela. State in silenzio per il tempo necessario al consumarsi del foglietto.

Ringraziate le energie per il loro aiuto; il rito è finito.

Fate consumare tutta la candela e conservate i resti in una scatoletta fin quando otterrete la risposta. Solo dopo potrete buttare via il tutto in acqua corrente.

lunedì 21 maggio 2012

L’affascinante sapienza della numerologia


Tutta la nostra vita è legata ad un numero: il nostro passato, il nostro presente e persino il nostro futuro.
Vi piacerebbe sapere qual è il vostro? Oppure quello dell’uomo che amate?
Per soddisfare questa curiosità ci viene in soccorso una scienza antichissima in grado di indagare il cuore e la mente dell’uomo: LA NUMEROLOGIA.
Tramite la traduzione in cifre di nomi e date, essa ci consente infatti di conoscere il carattere, i vari aspetti della personalità, le attitudini di ciascuno di noi e molto altro ancora.

Esistono vari tipi di procedimenti per ottenere tutto ciò ma, sicuramente, quello più facile consiste nel sommare il valore numerico di ogni lettera del vostro nome e cognome, quello del vostro amato o di chiunque voi vogliate e di interpretare l’ultimo numero ottenuto.
Se siete rimasti perplessi e dubitate del fatto che la teoria dei numeri possa realmente fornirvi un profilo caratteriale estremamente preciso, provate a seguire questo procedimento di base. Eccovi le istruzioni:

Avvaletevi dell’aiuto della tabellina cifrata che troverete più avanti per riuscire ad ottenere una rapida traduzione numerica ed addizionate i numeri ottenuti dalla scomposizione del nome e del cognome. La cifra totale ottenuta deve essere a sua volta scomposta e sommata fino ad ottenere un unico numero compreso fra l’1 ed il 9. Questo sarà il numero di base al quale dovremo fare riferimento. Grazie a questo numero infatti saremo in grado di conoscere la personalità ed anche il destino della persona a cui si riferisce.

Entrando nello specifico, sarà d’ausilio avvalersi di un esempio e prendere come punto di riferimento due personaggi inventati: MARCELLA DAVOLI ed il suo partner DIEGO CANALI. Andiamo dunque ad analizzare il loro tipo numerico.
Seguendo la tabella qui in basso scomponiamo il loro nome e il cognome: vicino ad ogni lettera viene messo in evidenza il corrispettivo numerico
1=    A    J    S
2=    B    K    T
3=    C    L    U
4=    D    M    V
5=    E    N    W
6=    F    O    X
7=    G    P    Y
8=    H    Q    Z
9=    I    R
Scomponiamo in cifre e poi in numeri il nome di Marcella Davoli

M    A    R    C    E    L    L    A    D    A    V    O    L    I
4    1    9    3    5    3    3    1    4    1    4    6    3    9

A questo punto facciamo la somma delle cifre ricavate
4+1+9+3+5+3+3+1+4+1+4+6+3+9= 56
Scomponiamo ulteriormente questa somma in 6+5= 11 ed ancora in 1+1=2
E’ proprio il numero 2 quello da tenere in considerazione poichè rappresenta  il tipo numerico corrispondente al profilo del temperamento che stiamo analizzando.

La medesima procedura sarà utilizzata per scomporre in cifre e poi in numeri il nome di Diego Canali

D    I    E    G    O    C    A    N    A    L    I
4    9    5    7    6    3    1    5    1    3    9
che sommato ci da 5+3 = 8
In questo caso il tipo numerico ottenuto è dunque l’ 8.
A questo punto non rimane altro che leggere cosa è scritto riguardo al numero 2 ed al numero 8.
Numero del potere, della vitalità, dell’autoaffermazione.

Il tipo UNO è dotato di una forte e magnetica personalità e di un temperamento ardente, impaziente, impulsivo che ne fanno una persona indiscutibilmente affascinante. Nel rapporto sentimentale è un entusiasta che abbonda di iniziative. Interessi ed abilità creative, unite ad una buona capacità di far carriera, possono portarlo al successo.

Questo è il numero della ricettività, del sogno, dell’intuizione.

Il tipo DUE è molto legato alla famiglia, alla tradizione e possiede grandi qualità istintive, sensoriali e umorali. .Dotato di molto fascino, è sensibile, idealista e spesse volte pigro. Si adatta facilmente alla routine della vita quotidiana e, anche se un po’ capriccioso, riesce simpatico. Avrà una realizzazione di destino concreta, anche se con inizio difficile.

Numero di equilibrio e di espansione.

Il tipo TRE è generoso e gentile, ottimista, allegro con ottime capacità di coordinamento e di sintesi. Si tratta di un soggetto serio, energico, che sa dare un preciso indirizzo alla sua vita. Sebbene sia esigente, il suo temperamento rende felici quelli che gli stanno vicino. Sensualmente disponibile, sul piano materiale ama la buona tavola (è consigliabile controllare il peso) ed i piaceri della buona compagnia.

Questo numero rappresenta il tempo, la riflessione, la concentrazione, l’esperienza e la pazienza.

Il tipo QUATTRO tende anzitutto alle realizzazioni materiali. Tenace, perseverante, ambizioso, avido di riconoscimenti, sa cogliere con rara perspicacia l’occasione favorevole per emergere senza mai perdere il controllo di sé e della situazione. Affettivamente, sotto un’apparenza fredda, nasconde una grande sensibilità.

Numero della comunicazione, della versatilità, dell’intelligenza.

Il tipo CINQUE ama occuparsi di più cose alla volta. Per evitare la dispersività e l’affaticamento mentale deve controllare l’energia intellettuale. Abile ad esprimersi, un po’ bugiardo, avrà una vita sociale intensa, amicizie intelligenti e molto interesse per l’amore e il piacere.

Questo è il numero dell’armonia, dell’arte, dell’amore.

Il tipo SEI è un po’ indolente, raffinato, sensuale. Benché affettuoso nei rapporti d’amore, corre il pericolo di considerare la persona amata come una proprietà privata, di vivere momenti stimolanti, ma difficili. Ama i bambini, gli animali, la natura, la campagna, i fiori. Buone probabilità di successo nella carriera.

Questo numero è importante sia per le sue proprietà ritmologiche, sia per la sua potenza di evocazione mitico-simbolica.

Il tipo SETTE è estremamente interessante, originale, indipendente, anticonformista. Buone capacità di leader. Personalità di grande rilievo a cui non mancheranno rapide conferme e successi per una soddisfacente realizzazione. Vita sentimentale movimentata.

Numero d’azione, di energia, di iniziativa, e di lotta.

Il tipo OTTO è impaziente, impulsivo, attivo, energico e dal temperamento battagliero. Estremamente vitale con possibilità di grande affermazione, ma anche di qualche delusione dovuta all’eccessivo slancio con cui spesso aggredisce la vita.
Anche in amore vive con intensità il presente ed in genere non ama ricordare il passato.

Questo è il numero di percettività e ricettività. Simbolizza il misticismo e l’ermetismo.

Il tipo NOVE è impressionabile, ipersensibile e strano. Ama il mistero e, nella ricerca delle sensazioni, sogna di trovare l’equilibrio sia a livello interiore, sia a livello superiore. Personalità molto forte che si manifesta fin dall’infanzia. E’ estremamente ricettivo all’ambiente e si lascia facilmente influenzare.

L’ energia e la sua infinita potenzialità



E’ importante capire che l’Energia è qualcosa che si muove velocemente e, con la stessa velocità, ci sono le ripercussioni di quanto, intenzionalmente, essa è caricata. Avere intenzione dà all’Energia una priorità di azione, perchè con l’intenzione viene data una spinta propulsiva, in quanto l’intenzione scaturisce dalla volontà, allora la volontà produce la qualità dell’Energia e la velocità dell’Energia.

Questo percorso iniziatico così intenso, favorito da Energie di sostegno, ci rende sempre più consapevoli del cammino che stiamo portando avanti; non sottovalutiamo il periodo, soprattutto perchè esso ci porge la possibilità di aprire nuovi orizzonti e, allo astesso tempo, di mettere le basi per tutta una procedura che va ad aprire possibilità maggiori per un futuro che sta bussando alla porta. Se ci metteremo in questo stato d’animo, accelereremo piano piano il nostro procedere, per rendere di più sotto la spinta dell’Energia propizia. Vediamo così come tutto sarà facilitato e, in questa ottica, porgiamoci alle nuove situazioni, alle intuizioni, all’azione. Tutto procede in una situazione che ci porge opportunità di allargamento, sia a livello di coscienza che di operatività.

E’ importante svegliarci dal troppo torpore in cui siamo caduti e sollecitarci a vederci nell’interezza, per sapere quante cose non sappiamo di noi stessi. Occorre solo cercare il mezzo a chi vorrà andare alla ricerca di se stesso, il mezzo più indolore possibile, perchè tutto è poggiato sulla fluidità, quindi per essere fluidi, dovremo passare attraverso l’accettazione e l’amore, affinchè il dolore non offuschi la gioia che sta aspettando di fuoriuscire.

L’ uomo e la donna se capissero che…



L’uomo e la donna: che coppia formidabile sarebbero, se solo lo volessero; se solo fossero capaci di comprendere fino a che punto hanno bisogno l’uno dell’altra.
Che cosa non riuscirebbero a fare; quali ostacoli non saprebbero superare; quali mete potrebbero restare al di là della loro ambizione, se solo potessero levarsi la benda agli occhi e riconoscere, al primo sguardo, che sono fatti per procedere insieme e per darsi l’un l’altra il meglio di cui sono capaci, e non già, come troppo spesso avviene, il peggio.

Insieme sono una forza, una forza quasi irresistibile: si stenta a immaginare il limite, a pensare a quello che sarebbe troppo per loro; i fardelli più pesanti, i sacrifici più eroici, l’amore e la dedizione più puri, scaturiscono dal loro accordo, dalla loro sintonia.
Ma cos’è, esattamente, che impedisce loro di unire le forze, di farsi del bene, di donarsi la propria parte migliore?

Tutto ha avuto inizio quando la cultura della modernità ha insinuato in loro il serpente della diffidenza, del sospetto, della gelosia; quando, in particolare, la donna ha incominciato a sentirsi defraudata dei suoi “diritti”, a considerarsi un semplice oggetto nelle mani dell’uomo (la Nora di Ibsen, quanto male ha fatto il suo esempio!) e a rivendicare una impossibile “uguaglianza”, che altro non è se non la negazione della propria specificità ontologica.

Da quel malaugurato giorno, niente è più stato come prima fra l’uomo e la donna; ciò che prima veniva fatto con spontaneità, con naturalezza, con trasporto, è divenuto materia di una contabilità minuziosa, è stato registrato sulla partita doppia del dare e dell’avere, è stato messo in conto all’altro, come una cambiale in attesa di riscossione.

Intendiamoci: non che prima il rapporto fra uomo e donna fosse sempre e solo idilliaco; talvolta non era nemmeno rispettoso: ma questa era l’eccezione, non la regola; e la solidità delle famiglie di una o due generazioni fa, i figli cresciuti con amore e con sani principi, i nipoti accolti con gioia, tutto questo ne è la prova migliore, perché basata su di una realtà che moltissimi di noi hanno conosciuto e non pochi hanno avuto la fortuna di vivere in prima persona.

giovedì 17 maggio 2012

I druidi e la loro conoscenza


Queste informazioni sono il risultato dell’antica unione di dottrine mediche e discipline sapienziali gaeliche che ci permettono di delineare il ruolo del sacerdozio nell’Europa panceltica in età pre-romana. E’ tuttavia difficile, per la natura stessa delle fonti, liberare la base puramente gallica dei suoi insegnamenti dalla pratica generale che solitamente riconosciamo in ambienti, per esempio, di derivazione irlandese.

Si può però avanzare che la medicina pre-romana (dunque gallica) si ispira in gran parte alle preistoriche basi del nostro continente, (dove non mancano peraltro rappresentazioni rupestri di taumaturghi medicine-man risalenti all’età neolitica).
Chi raccolse questa eredità trasformandola in particolare dote furono i druidi, i “saggi”: ma non furono i soli. A lato del sapere ufficiale operavano, nelle sconfinate e isolate campagne galliche, molti altri “guaritori” dei quali non si è mai saputo nulla, o quasi.

Del resto, come tutta la civilizzazione indoeuropea, anche la struttura sociale dei Gaeli seguiva il modello della tripartizione in caste e i druidi, con la loro funzione sacra, rivestivano proprio la casta più importante. Essi regolavano ogni tipo di rapporto tra la società umana e le potenze sovrannaturali, erano tutori della scienza e gli assoluti custodi dei grandi segreti della Natura, esercitavano la giustizia e indicavano le vie dello Spirito…

Miti, storia e ordini segreti

 
Il Martinismo

Il Martinismo è un sistema iniziatico che si richiama agli insegnamenti ed alle dottrine di Martinès de Pasqually (1727-1774), Jean-Baptiste Willlermoz (1730-1824) e Louis-Claude de Saint-Martin (1743-1803), tutti e tre operanti in Francia, in ambito massonico. In effetti il vero fondatore fu Martinès de Pasqually, uno tra i personaggi che maggiormente hanno incuriosito l’Europa alla fine del XVIII° secolo, ma allo stesso tempo dei meno conosciuti e dei più misteriosi.

Coinvolto nei diversi sistemi degli “alti gradi” della Massoneria settecentesca, egli, in possesso di una bolla o patente massonica ereditaria che suo padre aveva avuto da Carlo Eduardo Stuart, nel 1738, che gli consentiva di iniziare “a vista” massoni e fondare Logge e Capitoli, e in seguito riconosciuta valida anche in Francia, creò nel 1754 circa, l’Ordine dei Cavalieri Massoni Eletti Cohen (dal vocabolo ebraico cohanim che significa “sacerdoti”) dell’Universo; cioè un sistema in cui dopo i tre classici gradi di Apprendista, Compagno e Maestro, si inseriscono  una classe del “Portico”, una del “Tempio” ed una “Segreta”, corrispondente al grado di Rosa-Croce. Ma già fin dalla classe del Portico vengono introdotti i primi fondamenti della dottrina di Martinès, e cioè della Reintegrazione di ogni essere in senso universale.

Questa dottrina è derivante forse dalla religiosità mariana, da cui egli probabilmente discende, o da quella degli ebrei sefarditi, nonché da reminiscenze di certi gruppi gnostici o da lontani echi della tradizione esoterica islamica; ma anche, da insegnamenti di impronta cabalistica.

Cenni storici: la cappella di Rosslyn, luogo di mito leggenda e verità


« Nella misteriosa chiesa gotica di Rosslyntemplari si unirono alle corporazioni di arti e mestieri per creare un terzo tempio di Salomone, sotto la protezione dei St. Clair, proprietari terrieri.

Fedeli agli Stuart, al credo cattolico e ai giacobiti, quando furono sconfitti si trasferirono in America e in Francia dove le loro logge scozzesi produssero figure decisive per entrambe le rivoluzioni.

Perse le ricchezze, i Sinclair di Rosslyn videro invece cadere in rovina la loro chiesa e il loro castello mentre nasceva la leggenda su che cosa avessero veramente creduto e fatto.

Questa è la storia di un luogo e di un nome, la chiesa e il castello di Rosslyn e i Sanctus Clarus o St. Clair o Sinclair. È la storia di come questa famiglia sia comparsa e si sia estinta in duemilacinquecento anni di battaglie, dalla guerra di Troia a quella di Camlann, dalle crociate fino agli scontri di Bannockburn, Culloden e Yorktown.

Ma è soprattutto l’avvincente narrazione dell’eterna guerra tra le religioni, cominciata con gli dèi pagani Apollo e Mitra, e poi continuata con il cristianesimo e l’islam, e la grande eresia che crede in un rapporto diretto con Dio, l’eresia dei catari come dei cavalieri templari e, più vicina noi, della Riforma protestante. »